martedì 6 febbraio 2007

PRESENTAZIONE CORSO IN VALORIZZAZIONE E GESTIONE DEI SITI DEL PATRIMONIO CULTURALE MONDIALE

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una corsa crescente di quanti hanno visto nell’inserimento all’interno della World Heritage List dell’Unesco un’occasione di richiamo turistico oltre che di riscoperta, valorizzazione e coesione del territorio.
A questi desideri, talora coronati da successo ha spesso fatto seguito una realtà desolante: mancanza di piano di gestione, nessuna programmazione di marketing, assoluta incapacità di inserirsi nei mercati coerentemente con le “ragioni” del riconoscimento tutelando, e quindi valorizzando un patrimonio da accrescere. A questo triste risveglio si affiancano spesso le pressioni di chi ritiene erroneamente che la salvaguardia equivalga ad imbrigliare un presunto sviluppo economico. Come risolvere questi problemi che accomunano molte località già nella lista o aspiranti tali e che fanno da contraltare al successo vieppiù crescente in termini di appeal successo turistico e ritorno d’immagine per chi ne ha fatto ricchezza vera e duratura?

Per far fronte a questi interrogativi che si concretizzano in domande di professionalità adeguate a supportare il processo decisionale ed a gestire coerentemente e con successo questi processi, si è pensato di realizzare un corso di respiro internazionale che possa dare i giusti strumenti, in una visione globale, a chi vuole operare nel pubblico o nel privato come esperto internazionale nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale.
Tale straordinaria iniziativa vede il coinvolgimento oltre che della ns società, della stessa UNESCO direttamente con il suo ente di formazione l’ICOMOS, con in prima fila il CIVVIH partner dell’iniziativa e con la presenza di funzionari ed esperti internazionali coinvolti nel processo decisionale, di salvaguardia e gestione del Patrimonio della WHL. E’ chiaro che il corso acquista anche un significato politico e diplomatico per il ruolo che potrebbe giocare nel Mediterraneo. Per questo abbiamo ottenuto il sostegno di UNISOM, della Fondazione Plaza, della Provincia Regionale di Catania e la partnership dell'Università degli Studi di Catania e del Parco dell'Etna. Per questo crediamo fermamente di poter dare il nostro, piccolo, contributo ad un dibattito culturale ed economico cruciale per il presente ed il futuro della nostra terra.

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